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L'arco e gli spiriti: l'arte curiosa di Aloisio Congrejo

| venerdì 13 agosto 2010 | |
Perchè quella di Aloisio è un’arte curiosa? Perchè solo se siete curiosi riuscite a cogliere l’intera esperienza estetica ed emozionale che può offrirvi. Altrimenti, per parafrasare una nota pubblicità... godete solo a metà :-)
Vado a visitare una sua mostra, alla Galleria d’Arte di Astral Dreams. Mi avvicino a L’arco, istintivamente attratta dalla familiarità dell’immagine che rimanda a Magritte e dall’apparente semplicità. Tra l’altro, è la prima opera che si nota avvicinandosi alla Galleria d’Arte dal salone. Noto un movimento, nel quadro. Mi fermo. Si ferma. Mi muovo. Si muove, si muovono, si moltiplicano e moltiplicano ancora le presenze dentro il quadro, individui sempre uguali eppure diversi. La sorpresa, il divertimento, la leggera inquietudine.. l’obiettivo di Aloisio Congrejo di trasmettere emozioni è raggiunto.

C’è da dire che non sempre i suoi lavori sono di facile lettura... Sempre è necessario lasciar correre il furore della quotidianità occidentale e fermarsi, avvicinarli con delicatezza, corteggiarli. E’ necessario cambiare prospettiva, lavorare di zoom, avvicinarsi e allontanarsi, accarezzarli: solo così riveleranno la sorpresa, il movimento, il cambiamento di colore e di sfumature (Composition), l’immagine che balza sorniona (The face) o drammatica (Help me!) davanti all’osservatore. Dire osservatore non è esatto, perchè il grado di coinvolgimento a quel punto è tale da dare la sensazione di immergersi nel flusso creativo di Aloisio. Ne veniamo irretiti letteralmente, come in Love Dancer, per raggiungere l’esperienza totalmente immersiva di Ghost Inside. Ghost è una parola che ritorna nel titolo di un’altra opera in esposizione: quel Ghost in a Black Night che nasconde un’altra dimensione e la rivela solo a chi non si accontenta di un’occhiata sfuggente.
Insomma, una mostra così, dove l’enigmatico si rivela all’improvviso, concedendosi al visitatore curioso, meritava ben un approfondimento, quindi ho cercato di raggiungere Aloisio Congrejo e... inseguendolo un po’ fra le numerose mostre e iniziative artistiche che ha sempre in cantiere... l’ho trovato.
Mo Werefox: Ciao e grazie per la disponibilità. Cominciamo con una domanda facile facile: Chi è Aloisio Congrejo?
Aloisio Congrejo: Sono nato in SL nel febbraio 2007, ed ho vissuto il primo periodo di ambientamento in un nutrito gruppo di italiani. Ciò mi ha permesso di conoscere ed incontrare moltissime persone. Assieme ad alcuni amici abbiamo creato Saturnia e li ho fatto i primi incontri con gli artisti di SL.
Mo Werefox: Cosa ti ha spinto a creare in SL? Qual è stato il momento in cui hai detto: ”Ok, mi ci metto”?
Aloisio Congrejo: Finita l' esperienza di Saturnia ho iniziato a lavorare sui prims, per me è stato un modo per riportare in vita la mia creatività, e la scoperta dei mezzi che mette a disposizione. SL è stata essenziale per poter concretizzare le immagini nate nella mia fantasia, nacquero così le prime creazioni e grazie a Volando Amat ho fatto la mia prima mostra a Porto Cervo.
Mo Werefox: Ci racconti qualcosa di come sei passato dall’attività individuale alla promozione dell’arte in SL?
Aloisio Congrejo: L'idea di creare spazi per mostre c'era già nella Prima land Saturnia ed è stato direi un processo naturale pensare di creare una sim dedicata all'arte. Con l'aiuto di Tani Thor è nata Gemini, il gruppo Tanalois Art e le prime gallerie.
Mo Werefox: Un sodalizio di lunga data ti lega ormai a Tani Thor. Mai creato insieme?
Aloisio Congrejo: Sì, abbiamo creato assieme un opera per un contest ed ho utilizzato delle sue foto per alcune opere (N.d.R.: per es. Love dancer, in esposizione ad Astral Dreams).
Mo Werefox: Il presente e il futuro prossimo in cosa ti vedono impegnato?
Aloisio Congrejo: Continuerò con la “produzione” di opere (che diventano sempre più immersive) e con la promozione dell'arte, con le nostre gallerie (ad esempio quelle a Puuiki, N.d.R.)
Per conoscere di più Aloisio e le sue iniziative nel mondo artistico di SL:

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