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Intervista a Clarisse Lennie (Emanuela Baioni)

| domenica 28 marzo 2010 | |

In occasione della mostra fotografica nella galleria d’arte di Astral Dreams, ho raggiunto Emanuela Baioni in SL, dove è Clarisse Lennie, e le ho fatto alcune domande sulla sua opera.

Mo Werefox: Intanto benvenuta ad Astral Dreams. Ho visto alcune delle tue opere, sia qui sia sul tuo sito web http://www.emanuelabaioni.it/cms/index.php). Mi par di aver capito che la tua carriera nella fotografia in RL sia cominciata un po’ di tempo fa. Come mai ad un certo punto il passaggio in SL? Da quanto tempo?
Clarisse Lennie: Ciao Mo, grazie, è un piacere essere ad Astral Dreams. Dunque la fotografia in RL per me nasce circa tre anni fa, prima mi occupavo di pittura e disegno, poi un mio carissimo amico insistette nel farmi provare a fotografare e devo dire che lo sto ancora ringraziando :-)). Quello che sembrava essere un giochetto l'ho scoperto invece divenire una passione e crescere in una realizzazione personale che nemmeno il disegno riusciva a darmi. E così ho iniziato a studiare iscrivendomi ad alcuni portali di fotografia fra cui Maxartis che mi vede alla ricerca del mio stile personale e vede nascere le prime opere più ispirate.

Mo Werefox: Le opere che esponi nella galleria di Astral Dreams sono molto diverse da quelle che ho potuto osservare sul tuo sito RL. Ci puoi dire qualcosa delle opere che esporrai ad Astral Dreams?
Clarisse Lennie: Le opere che espongo ad Astral Dreams sono fotografie dei disegni che ho fatto negli anni novanta. Possiamo chiamarlo anche un ritorno di nostalgia della mia fase di disegnatrice con aerografo e matita. Un po’ come quando si tira fuori dal cassetto un vecchio album per andare a rivedere dolci ricordi dal profumo di pastello e acrilico :-)

Mo Werefox: In che cosa differiscono le tue opere RL dalle tue opere SL e, al contrario, cosa le unisce?
Clarisse Lennie: Le mie opere in RL rispetto a quelle SL differiscono forse nell'avere un'estensione maggiore delle percezioni trattandosi prevalentemente di paesaggi. In SL ho dedicato il mio studio alle luci sulla figura umana cercando di capire il modo migliore di riprendere il corpo. Ciò che unisce questi due mondi per me è comunque e sempre la ricerca, lo studio, l'apprendimento e l'esperienza.

Mo Werefox: Il tuo modo di fotografare cambia, da RL a SL? Che cosa ti colpisce delle potenzialità di SL nell'arte?
Clarisse Lennie: Il mio modo di fotografare non cambia da RL ad SL in quanto il modus è sempre quello e cioè attendere l'ispirazione. Quando si viene colpiti da uno stimolo ne consegue una reazione che molto spesso va a toccare la nostra sensibilità e questo scatena le emozioni sempre e comunque. Second Life mi colpisce sopratutto per le possibilità creative che porta in grembo. Qui dentro ci si trova immersi nel rinascimento, cosa che manca in RL, soprattutto in Italia.

Mo Werefox: Ti ringrazio, e auguro alla tua mostra il successo che merita :-)





Chi è Emanuela Baioni (alias Clarisse Lennie).
Nata a Faenza il 12 maggio del 1969 Emanuela Baioni vive e lavora in Romagna. Una predisposizione per le arti la porta a dedicarsi alla pittura fin da bambina ma è poi già da grande che troverà la sua chiave di volta, la fotografia. Emanuela inizia così un percorso di ricerca e di studio che affronta da autodidatta studiando e iscrivendosi ad alcuni siti di fotografia su web, uno su tutti e il più importante per la sua crescita artistica é Maxartis, il quale vedrà sorgere le sue prime immagini naturalistiche che la porteranno a formare il suo stile personale.
La prerogativa rimane sopratutto quella di cogliere la bellezza della natura, interpretarne i simboli e proiettarli codificati attraverso una transazione introspettiva delle emozioni. Lo scopo e il senso dell'autorealizzazione racchiudono in se il desiderio di emozionare lo spettatore per accompagnarlo fuori dal caos della vita quotidiana e fargli riscoprire le gioie dell'arte.
In questi due anni di lavoro Emanuela ha esposto le sue immagini in diverse mostre ospitata da alcune cittadine della Romagna come Alfonsine , Argenta, Conselice e Ravenna. Le sue opere rappresentative del Delta del Po sono state pubblicate in prestigiose riviste del settore come L'Annuario di Maxartis, e la rivista mensile specializzata Fotocult. Recentemente è stata ospitata da alcuni circoli fotografici del ferrarese in occasione di proiezioni slide show dove le immagini si completano con il supporto musicale.

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